I solari: quali scegliere?

Quanti di voi sono già alle prese con l’acquisto dei solari?

Cosa comprare?

I prodotti per la protezione solare sono studiati per proteggere la pelle dall’esposizione ai raggi ultravioletti attraverso la presenza dei filtri UV.

I filtri UV possono essere chimici o fisici.

I filtri chimici sono sostanze chimiche di sintesi che hanno la capacità di assorbire i raggi ultravioletti dannosi. Nel momento in cui torna allo stato fondamentale, l’energia assorbita viene riemessa in forma di calore o fluorescenza. I filtri chimici sono vietati dai vari disciplinari che si occupano di ecocompatibilità, è dimostrato che fanno bioaccumulo provocando danni ambientali.

I filtri fisici sono sostanze che agiscono fisicamente riflettendo le radiazioni. Essi sono costituiti dall’ossido di zinco (Zinc Oxid) e dal biossido di titanio (Titanium Dioxide) e possono essere micronizzati e rivestiti.

Una circolare Unipro del 21/1/2009 ha ricordato che la Commissione Europea vieta l’utilizzo dell’ossido di zinco come schermo solare. Il nuovo Regolamento Cosmetici ormai entrato in vigore non comprende, all’allegato che elenca i filtri solari consentiti, l’ossido di zinco, tuttavia la questione è superata dal fatto che in tutti cosmetici è consentito inserire ossido zinco fino al 25%, ed in Europa gli schermi solari sono considerati cosmetici.

Il biossido di titanio serve per gli UVB, alcuni studi fanno sospettare che possa creare radicali liberi. Tali radicali vengono liberati dal biossido di titanio micronizzato, serve quindi o che sia ricoperto o che derivi da nanotecnologia con aggiunta di manganese (optisol). 

La micronizzazione se da una parte comporta vantaggi, come la migliore spalmabilità dal solare e la riduzione dell’effetto patina bianca, dall’altra fa sì che le particelle abbiano una maggiore tendenza ad aggregarsi in seguito ad effetti elettrostatici e determinina problemi di fototossicità e un maggiore rischio di penetrazione cutanea.

Per evitare la formazione dei radicali liberi e tranquillizzare sulla  potenziale fototossicità  di questi ossidi micronizzati basterebbe verificare la presenza all’interno del prodotto solare di antiossidanti come il Gamma orizanolo, la vitamina E, Vitamina C,  i polifenoli e  flavonoidi di molte piante sotto forma di estratti quali il Rosmarino, il Biancospino, il Mirtillo , l’Olivo , il  Cardo mariano ecc., che per la loro natura sono in grado di bloccare qualsiasi formazione di radicali liberi scatenati dalla luce UV e neutralizzare  così una loro eventuale tossicità a livello di pelle.

Vi riportiamo di seguito alcuni consigli molto utili presenti sul Forum di Lola:

“… lavare sempre accuratamente i solari dalla pelle, mai andare a dormire con il solare in faccia o sul corpo.

Meglio comprare solari eco-bio con filtri fisici, se presente il titanium dioxide cercare i solari più ricchi in antiossidanti tipo vitamina C, gamma orizanolo, tea verde, estratto di carota, resveratrolo et similia che limitano eventuali danni; comprando solari con filtri chimici sceglierli solo tra quelli che comprendono nella formula Tinosorb S e M e Mexoryl XL e SX; se cercate buone protezioni chimiche le migliori… le trovate, incredibile ma vero, al supermercato, non in farmacia: i colossi della cosmetica della grande distribuzione fanno dei solari buoni e soprattutto sperimentati con test dermatologici su volontari, cosa che la maggior parte delle piccole aziende non fa e quindi dell’SPF scritto in etichetta non ci possiamo fidare più di tanto.

La Commissione Europea ha emanato nel settembre 2006 una raccomandazione che indica ai produttori criteri da seguire e informazioni da produrre al consumatore relativamente al grado di protezione fornito dai prodotti solari. In particolare raccomanda che il prodotto solare garantisca un’adeguata protezione anche ai raggi UVA, e che l’indice di questa protezione debba essere uguale o maggiore a 1/3 del SPF (protezione dagli UVB), es.: spf 30, protezione UVA 10 o più.
La raccomandazione non è vincolante per i produttori, si consiglia nell’acquisto di solari, in particolare di quelli con mix di filtri chimici e fisici, di sceglierli tra quelli che forniscono le informazioni sulla protezione sia per i raggi UVB che UVA. 

Ancora una precisazione essenziale, di qualsiasi prodotto che vanti una protezione solare e contenga pertanto dei filtri solari chimici o fisici, che sia un solare, un idratante con spf, un fondotinta, una cipria compatta, uno stick, perchè si ottenga la protezione dichiarata in confezione bisogna applicarne una quantità pari a 2 mg per cm2 di pelle, l’applicazione deve essere ripetuta ogni 2 max 3 ore perchè l’effetto protettivo entro tale lasso di tempo decade; è una quantità notevole, per esempio volendo proteggere il viso/collo bisogna usare almeno 2,5 ml di prodotto ad ogni applicazione; usando una quantità inferiore non si può più confidare in una reale protezione e la diminuzione del SPF non è proporzionale alla quantità applicata ma semplicemente non è più calcolabile talmente è bassa e quasi irrilevante.
Si può quindi consigliare di usare prodotti con SPF solo se si ha una reale esigenza di proteggersi dagli UV e applicando la quantità congrua, in caso contrario si mette inutilmente a contatto la pelle con dei filtri che non sono in grado di assolvere alla funzione richiesta; in ogni caso, pur scegliendo di usare prodotti con spf in quantità di gradevolezza cosmetica (cioè in quantità inferiori) , bisogna essere consapevoli che la protezione SPF non è più quella indicata sul prodotto.”

Fonti: Forum di LolaFitocosePromiseland

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