Alcol nei cosmetici: si o no?

L’Alcol, detto anche etanolo o alcol etilico, è impiegato nel settore cosmetico nella sua forma denaturata. L’Alcol Etilico può essere ottenuto sinteticamente oppure in modo naturale, attraverso la fermentazione dello zucchero. In quest’ultimo caso esso è ottenuto per idrolisi dell’amido in presenza di lieviti, alla temperatura inferiore ai 37°C.

In cosmetica l’alcol può essere usato come:

- solvente, perché consente di apportare nelle creme e nei detergenti i principi attivi idrosolubili degli estratti vegetali, mentre infatti è facile apportare i principi liposolubili tramite gli oleoliti, quelli idrosolubili si possono apportare in modo naturale solo con l’alcol. Non esiste altro solvente naturale se non l’acqua, che però avrebbe bisogno dell’aggiunta di un conservante sintetico. Spesso le aziende usano come solvente il propylene glycol, ma si tratta di un derivato petrolchimico (categoria umettanti/solventi), sicuramente da non preferire all’alcol.

- Conservante, già una sua concentrazione del 7% permette di conservare benissimo gran parte dei cosmetici. Le alternative all’alcol come conservante potrebbero essere i vari conservanti alimentari, alcuni oli essenziali, i microgranuli di argento, il fenossietanolo e i parabeni, ma per ognuno di essi esistono delle controindicazioni che portano a preferire l’alcol che sulla pelle evapora velocemente e perciò viene assorbito solo in piccola parte. I conservanti alimentari difficilmente sono sufficienti per conservare un cosmetico e in quantità più alte possono causare allergie. Di oli essenziali bisognerebbe mettere quantitativi elevati che altererebbero l’odore e rischierebbero di causare allergie. Un continuo apporto di argento potrebbe portare a effetti collaterali come dimostra il proving omeopatico. Il fenossietanolo è un conservante sintetico ammesso nella cosmesi naturale di cui si sa ancora poco. Alcuni parabeni ormai sono stati vietati per i loro effetti nocivi sulla salute e sospetta cancerogenità.

- Antibatterico nei deodoranti e nei colluttori. Il suo utilizzo nel deodorante dipende dalla sua azione disinfettante contro i batteri che sono la causa del cattivo odore.

- Componente fondamentale nei profumi, grazie alle ottime capacità solventi per le fragranze e alla sua velocità di evaporazione.

In merito alla sua presenza nei cosmetici c’è ancora poca chiarezza.

L’alcol puro o a concentrazioni superiori a 70-80 % ha un’azione irritante su mucose e occhi. Sulla pelle ha un effetto sgrassante, perciò un suo utilizzo ripetuto può seccare la pelle e, per questo, causare dermatiti in persone sensibili. Nelle creme però, se ben formulate, è difficile che dia problemi, per questo motivo, anche se l’impiego dell’alcol negli ultimi anni è stato in parte ridotto o eliminato, l’alcol è ancora ampiamente utilizzato nelle emulsioni fino a concentrazioni superiori al 20%.

Dal forum Promiseland si può leggere il parere del guru della cosmetica naturale Fabrizio Zago che nell’Aprile del 2009 rispondeva così:
Sull’alcol effettivamente abbiamo discusso molto. Il mio punto di vista è che sia il male minore ma poco o tanto le sostanze conservanti una sua tossicità ce l’hanno, altrimenti come farebbero ad uccidere i batteri?
Inoltre, molto recentemente, sono stati condotti degli studi che indicano una reale pericolosità dell’alcol ma non sono ancora conclusi e quindi non sappiamo bene come andrà a finire“.
La Comunità europea sta studiando i possibili effetti cancerogeni dell’alcool quando viene inalato ma ancora non c’è una risposta definitiva.

 

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